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Un mercato delle angurie in balia del clima

Il settore ortofrutticolo ha recentemente assistito a un importante capovolgimento nel mercato delle angurie. Dopo un mese di vendite eccezionali, con prezzi e richieste sorprendenti, le dinamiche di mercato sono cambiate repentinamente. Un mutamento commerciale analizzato insieme a Salvatore Lotta dell’OP Agricola Campidanese, con sede in Sardegna, cooperativa che commercializza i propri prodotti a marchio “L’Orto di Eleonora”. Lo riporta Freshplaza.it.

“A partire dall’inizio della scorsa settimana, un andamento climatico non propriamente estivo ha influenzato pesantemente il mercato. Piogge e abbassamenti delle temperature si sono registrati sia nelle regioni settentrionali italiane sia in mezza Europa. Questa situazione ha comportato una diminuzione degli ordinativi da parte dei supermercati, con un calo stimato del 30%”.

Salvatore Lotta

Di conseguenza, i prezzi si sono ridotti in modo significativo, con tagli che hanno raggiunto anche il 50% in alcune zone. “La domanda risulta inferiore all’offerta – precisa Salvatore Lotta – L’anguria si conferma un articolo fortemente influenzato dalle condizioni meteo. Con temperature più fresche del previsto, si fa fatica a mangiare cocomeri, referenze tipicamente estive. Questo è il motivo per cui l’anguria è definita un articolo meteoropatico. Nelle campagne, inoltre, si verifica un accavallamento tra i primi e secondi trapianti, un effetto attribuito ai forti caldi registrati a giugno, che hanno fatto accelerare lo sviluppo delle coltivazioni”.

Fino a due settimane fa, la cooperativa spediva fino a 15mila colli al giorno. Tuttavia, nei giorni successivi, si sono viste flessioni importanti, con spedizioni ridotte a 8mila colli al giorno. “Nonostante ciò, nelle ultime ore gli ordini sembrano riprendere fievolmente. Se continua a fare caldo e se lo farà in modo prolungato, può darsi che tra 10-15 giorni assisteremo a una carenza di prodotto”.

Una quota significativa dei volumi commerciata dall’OP Agricola Campidanese, circa il 20%, è destinata al mercato estero. Tra i clienti figurano quelli tedeschi, nederlandesi e svizzeri, con la Germania che rappresenta il mercato di riferimento principale, nonostante si evidenzi una mutata disponibilità alla spesa da parte dei buyer tedeschi.