Donato Antonio Sabato, imprenditore agricolo e presidente della CIA Metapontino, ha condiviso le sue prospettive per la prossima campagna fragolicola, evidenziando un rinnovato ottimismo nel settore, nonostante la stagione precedente sia stata caratterizzata da risultati discreti, complice la riduzione dei quantitativi rispetto agli standard, attribuibile a diverse problematiche climatiche e non solo. Lo riporta Freshplaza.
“Per la prossima stagione, si respira un sentiment diverso, con una tendenza in aumento delle superfici messe a dimora di circa il 4-5% rispetto al 2024, in particolare con riguardo alla tipologia di pianta fresca – sottolinea Donato Antonio Sabato – Un fattore chiave di questo incremento sono i giovani agricoltori, che mostrano una chiara volontà di espandere le proprie attività di business. I giovani manager preferiscono aumentare gli ettari, poiché considerano il mercato fragoicolo un settore florido, specie poi se si considera l’areale di produzione, ovvero la Basilicata, dove questa coltivazione rappresenta una delle attività ortofrutticole di maggior successo e più diffuse nel territorio”.
Le consegne della tipologia di pianta a cima radicata sono già iniziate, mentre per le piante fresche si dovrà attendere la prima decade di ottobre. Un cambiamento significativo rispetto al passato riguarda le modalità di consegna da parte dei vivai. Donato Antonio Sabato spiega infatti che l’iter è cambiato rispetto al passato, poiché i vivai tendono a consegnare le piante soltanto quando le stesse raggiungono il giusto numero di ore di freddo. Ciò implica un approccio non più basato su una programmazione rigida, ma legato allo sviluppo fisiologico delle piante.


La situazione idrica si presenta positiva, specialmente dopo il via libera alle prenotazioni irrigue per le coltivazioni autunno-vernine. Gli agricoltori che avevano precedentemente prenotato il 70% delle superfici irrigate, possono ora prenotare il restante 30%. “Il consorzio di bonifica ha riaperto le domande, indicando disponibilità d’acqua sufficienti, pur riconoscendo che la crisi idrica rimane un fattore decisivo per la prossima stagione. Questa condizione favorevole è stata resa possibile grazie a investimenti significativi, come l’implementazione di prese emergenziali che permettono di recuperare l’acqua che prima si disperdeva nei canali. È stata inoltre apportata una modifica alla rete distributiva: se in passato una rete forniva acqua a un certo numero di ettari, ora queste superfici sono state ridotte, diminuendo le turnazioni e garantendo una pressione idrica maggiore”.
Nonostante le migliorie nella gestione idrica, permangono delle incognite, in particolare riguardo all’ingente fabbisogno irriguo richiesto dalla coltivazione. “Occorrono 50 m³ di acqua al giorno soltanto in fase di trapianto e per tutto il mese di ottobre. Per quanto riguarda invece la semplice gestione, servono poi 50 m³ ogni 5 giorni, a seconda della tipologia di terreno. Partire con un deficit potenziale, alimenta una preoccupazione costante”.

L’operatore conclude con una nota di fiducia sul valore esistente tra Basilicata e fragola, ora che anche il riconoscimento comunitario IGP pare essere sempre più vicino. “Sta a noi ovviamente non perdere la qualità che abbiamo ottenuto in tutti questi anni. Abbiamo una certa responsabilità nel mantenere gli standard elevati che hanno consolidato la reputazione della regione come polo di eccellenza nella fragolicoltura”.