Al rientro dalla fiera Fruit Attraction di Madrid, l’organizzazione di produttori sarda OP Agricola Campidanese partirà con la raccolta e la commercializzazione del pomodoro Camone e del carciofo. Salvatore Lotta, direttore commerciale dell’organizzazione, ha illustrato le prospettive e le sfide di una stagione che si preannuncia positiva sul fronte produttivo, nonostante non manchino le incognite legate al clima e alle abitudini dei consumatori. Lo riporta Freshplaza.
La stagione commerciale del pomodoro Camone prende il via entro la prima decade di ottobre: un prodotto di punta, per l’azienda, che rientra nell’assortimento aziendale da circa 13 anni e vanta un calendario produttivo di oltre 10 mesi. “C’è una forte attesa per l’inizio della stagione, sostenuta da investimenti significativi che, quest’anno, superano i dieci ettari. Questo pomodoro è il nostro biglietto da visita, perché offre una shelf-life notevole. È difficile che i nostri clienti decidano di non ricevere più forniture del pomodoro Camone, una volta iniziata la stagione”, afferma Salvatore Lotta, sottolineando il valore strategico di questa referenza.


Subito dopo, entro la metà di ottobre, l’OP Agricola Campidanese comincerà con la raccolta dei primi capolini di carciofo della varietà Tema, che darà il via a una campagna produttiva destinata a durare fino ad aprile, con l’avvicendarsi di diverse varietà. “La produzione si presenta ottimale, senza particolari criticità dovute alle temperature, che, seppur ancora alte, sono sopportabili per le piante. Abbiamo 300 ettari messi a dimora, quest’anno, con un calo fisiologico del 10% rispetto alla passata campagna. La partecipazione alla fiera di Madrid risulta strategica, proprio per consolidare la clientela esistente e per ampliare il portafoglio clienti in vista delle forniture di carciofi”.

Non mancano però le incertezze, soprattutto sul fronte dei consumi. Il ricordo della scorsa campagna, positiva fino a marzo per poi cambiare andamento, alimenta una certa prudenza. “Ci auguriamo che il clima sia clemente e che non ci siano forti sbalzi termici, come il classico ritorno del gran caldo autunnale, colpevole di accelerare la produzione – spiega Lotta – A questo si aggiunge un’evoluzione nelle abitudini di consumo del carciofo: si osserva infatti una certa disaffezione per questo ortaggio da parte delle fasce più giovani della popolazione. Stanno cambiando i consumi e le modalità, per ragioni di versatilità e scarsità di tempo da dedicare alla preparazione delle pietanze”.

Per rispondere a questa tendenza, l’OP Agricola Campidanese, tra i pochi produttori italiani autorizzati all’uso del marchio, ha deciso di puntare sulla comunicazione, cercando di dare il proprio contributo attraverso iniziative volte a sensibilizzare i consumatori e a far conoscere meglio il prodotto e i suoi benefici.