Advertisement

L’Italia vive un boom dell’agricoltura biologica

Negli ultimi anni l’Italia è diventata uno dei leader europei per il tasso di crescita dell’agricoltura biologica. Secondo i dati dell’Associazione italiana dei produttori biologici, negli ultimi cinque anni le superfici coltivate con metodi biologici sono aumentate di quasi il 35%.

Gli esperti collegano questa crescita a diversi fattori chiave: l’interesse crescente dei consumatori per i prodotti ecologici, il sostegno statale sotto forma di sussidi e agevolazioni fiscali per gli agricoltori, e una maggiore consapevolezza dei danni causati dall’uso eccessivo di fertilizzanti minerali.

Perché l’agricoltura biologica sta guadagnando popolarità

A differenza dell’agricoltura convenzionale, la produzione biologica esclude l’uso di pesticidi sintetici, erbicidi e fertilizzanti minerali. Gli agricoltori utilizzano invece metodi naturali: sovesci, compost, preparati biologici e rotazione delle colture. Questo non solo riduce l’impatto sul suolo e sugli ecosistemi, ma favorisce anche il ripristino della naturale fertilità della terra.

Vantaggi rispetto ai fertilizzanti minerali

I fertilizzanti minerali, sebbene offrano un effetto rapido, a lungo termine impoveriscono il suolo, alterano l’equilibrio microbiologico e possono inquinare le acque sotterranee. I metodi biologici, al contrario, contribuiscono all’accumulo di humus, al mantenimento dell’umidità e al miglioramento della struttura del terreno.

Inoltre, studi hanno dimostrato che i prodotti biologici spesso contengono più vitamine, antiossidanti e microelementi utili rispetto ai prodotti coltivati con fertilizzanti chimici. Gli agronomi italiani sottolineano che il sapore e l’aroma di frutta, verdura e vino ottenuti con metodi biologici sono decisamente più intensi e ricchi.

Impatto sul mercato e sui consumatori

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), la domanda di prodotti biologici in Italia cresce ogni anno dell’8–10%. Nei grandi supermercati e nei mercati contadini compaiono reparti dedicati ai prodotti biologici certificati, e i ristoranti di alta cucina sempre più spesso inseriscono nei loro menù piatti preparati esclusivamente con ingredienti ecologici.

“Oggi il cliente è disposto a pagare un po’ di più, ma vuole essere sicuro che il prodotto non contenga residui chimici e sia stato realizzato nel rispetto della natura,” afferma Marco Lombardo, agricoltore toscano che è passato completamente alla viticoltura biologica.

Prospettive

Gli esperti prevedono che entro il 2028 oltre la metà delle aziende agricole italiane adotteranno la produzione biologica. Ciò non solo rafforzerà la posizione del Paese sul mercato mondiale dei prodotti ecologici, ma renderà anche l’agricoltura italiana più sostenibile e sicura per le generazioni future.