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Campagna ottimale per i pomodori disidratati al sole

“La campagna del pomodoro disidratato è iniziata il 10 luglio,” dichiara Gianluca Manfredi, presidente della Cooperativa pugliese La Cupa. “Prevediamo di trasformare circa 2.000 tonnellate di pomodoro fresco. Le attuali temperature, intorno ai 30-32 gradi Celsius, favoriscono l’essiccazione naturale e rapida del prodotto. Il sole preserva il sapore del pomodoro. Fortunatamente, le grandinate di metà agosto hanno interessato solo aree limitate”. Lo riporta Freshplaza.

Contesto produttivo e mercati
Gianluca Manfredi osserva che i volumi e la qualità del pomodoro sono buoni. Le quotazioni in campagna sono elevate, poiché i produttori pugliesi devono acquistare risorse idriche per le piante a causa della siccità.

La Cooperativa La Cupa, attiva da oltre quarant’anni a Scorrano (LE), concentra la sua attività sulla coltivazione di un’ampia gamma di ortaggi in 100 ettari di proprietà. La produzione è interamente destinata alla realizzazione di conserve, creme, sottaceti, sottoli e vegetali disidratati, offerti in diversi formati per i canali commerciali di riferimento. L’azienda dispone inoltre di linee di lavorazione dedicate, una per i sottoli e una per le olive. Il loro prodotto principale è il pomodoro lungo disidratato, essiccato naturalmente al sole su telai che si estendono per 18.000 metri quadrati. L’offerta include anche altri vegetali disidratati che richiedono elevata specializzazione.

Pomodoro biologico e sicurezza alimentare
Manfredi evidenzia una forte domanda di pomodoro biologico. “Questa tendenza è legata al fatto che nella produzione biologica non è consentito l’utilizzo di sostanze chimiche fitosanitarie, e la concimazione avviene esclusivamente con sostanza organica. Ciò significa creare per la pianta le migliori condizioni di sviluppo e ricorrere a vere e proprie armi di difesa naturale”.

Questi aspetti sono molto apprezzati dal consumatore, che ritiene che l’alimentazione abbia un ruolo centrale nell’insorgere di malattie. Con i cambiamenti climatici in atto, la coltivazione diventa più complessa; per questo, La Cupa impianta varietà resistenti sostenute da collaudate tecniche di lotta biologica. Sebbene le rese siano minori, il prodotto presenta un apporto maggiore di licopene, un pigmento dall’elevato potere antiossidante che, insieme al contenuto di vitamina C, fa del pomodoro un alimento fondamentale dal punto di vista nutrizionale.

Riguardo la sicurezza alimentare, Manfredi chiarisce che la domanda di prodotti trasformati non è calata. Sottolinea come le produzioni di trasformati fatte in casa siano da evitare. Per prevenire la contaminazione da botulino e garantire la sicurezza alimentare, è necessario disporre di tecnologia idonea. In tal senso, è fondamentale acidificare gli alimenti, mantenendo un pH inferiore a 4,6, sterilizzare correttamente contenitori e prodotti tramite bollitura a 121°C, e non consumare conserve fatte in casa di dubbia provenienza o con segni di deterioramento, come barattoli rigonfi o rumore sospetto all’apertura. I prodotti commercializzati sottovuoto devono essere conservati a temperature inferiori a 3°C.

Strategia commerciale e sviluppo
I prodotti de La Cupa sono distribuiti attraverso canali specializzati, quali il settore della ristorazione (Horeca), le delicatessen e piccole catene della GDO con corner dedicati. Le vendite online permettono la distribuzione dei prodotti in vari formati, incluse confezioni regalo.

Attualmente, la strategia commerciale è orientata al consolidamento del mercato estero nel segmento gourmet, che rappresenta il 10% del fatturato. Questo include mercati come Svizzera, Slovacchia, Repubblica Ceca, Francia e Austria. L’apertura del nuovo stabilimento ha come obiettivo prioritario l’incremento del fatturato, soprattutto a livello internazionale, e l’ampliamento della gamma dei sughi pronti nei gusti della tradizione mediterranea.