Per migliaia di piccole aziende agricole in Italia la questione dei macchinari resta tra le più delicate. Un trattore moderno può costare oltre 100.000 euro, mentre una mietitrebbia specializzata arriva anche a 300.000. Per le aziende che coltivano superfici ridotte e lavorano in modo stagionale, investimenti così elevati possono diventare insostenibili. Da qui nasce il dubbio: conviene acquistare, noleggiare o ricorrere al leasing?
Noleggio: flessibilità e meno rischi
Il noleggio consente agli agricoltori di accedere a mezzi moderni senza dover investire grandi capitali. Se un trattore serve soltanto in primavera e autunno, è molto più semplice prenderlo a noleggio per qualche settimana piuttosto che mantenerlo tutto l’anno.
Un altro vantaggio è che le spese di manutenzione ricadono sul fornitore. In caso di guasto, la responsabilità non grava sul contadino, che può così lavorare con mezzi sempre funzionanti. Per i giovani agricoltori, il noleggio rappresenta spesso l’unico modo per avviare un’attività senza partire da investimenti enormi.
«Per una piccola azienda agricola il noleggio è spesso l’unica soluzione. Non spendi soldi inutilmente e utilizzi i macchinari solo quando ti servono», spiega Luca Moretti, agricoltore umbro.
Il rovescio della medaglia è il costo: le tariffe giornaliere o orarie possono essere alte. Inoltre, nei periodi di raccolta la richiesta aumenta e non sempre si trova la macchina giusta disponibile.
Acquisto: indipendenza e vantaggi a lungo termine
L’acquisto rimane la scelta di chi lavora superfici ampie o ha bisogno costante di macchinari. Un trattore o una mietitrebbia di proprietà sono sempre disponibili, senza vincoli di calendario.


A lungo termine, un macchinario utilizzato intensivamente può risultare più conveniente dell’affitto. Ma bisogna considerare i costi aggiuntivi: carburante, manutenzione, pezzi di ricambio, assicurazione e spazio di rimessaggio.
Leasing: una via di mezzo sempre più diffusa
Negli ultimi anni il leasing si è affermato come soluzione intermedia. Il contadino paga a rate e può utilizzare il macchinario subito, con la possibilità di riscattarlo a fine contratto a un prezzo simbolico.
Il leasing è particolarmente utile per chi vuole crescere ma non dispone del capitale necessario. Spesso include anche garanzia e assistenza, alleggerendo la gestione.
Il contesto italiano
L’agricoltura italiana è fatta di realtà molto diverse: dalle piccole aziende familiari di 10 ettari ai grandi gruppi industriali. Per i piccoli, noleggio e leasing rappresentano strumenti fondamentali per restare competitivi e adottare tecnologie che altrimenti sarebbero fuori portata.
«Se un agricoltore lavora 15 o 20 ettari, comprare un trattore da 100.000 euro sarebbe una catastrofe. Con il noleggio o il leasing può usare macchinari moderni e allo stesso tempo crescere», commenta l’agroeconomista Federico Zanetti.
Conclusione
- Il noleggio è la scelta ideale per aziende di piccola scala e con attività stagionali: flessibilità e minori rischi.
- L’acquisto è giustificato quando i macchinari sono utilizzati quotidianamente e a lungo termine.
- Il leasing offre un compromesso, permettendo di avere accesso ai macchinari senza immobilizzare capitali.
Per i piccoli agricoltori italiani, il noleggio resta l’opzione più sicura, mentre il leasing si afferma come alternativa moderna. L’acquisto, invece, resta la strada più adatta a chi lavora superfici più ampie e ha esigenze costanti.