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Microgreen: l’Italia scopre l’oro verde coltivato in casa

Sempre più italiani iniziano a coltivare microgreen direttamente a casa — in cucina o sul balcone. Questi piccoli germogli di ortaggi ed erbe, pronti già dopo 7–10 giorni dalla semina, sono diventati una vera tendenza nell’alimentazione sana. Offrono semplicità di coltivazione, altissimo valore nutritivo e persino una possibilità di guadagno extra.


Che cosa sono i microgreen

Con il termine microgreen si indicano i giovani germogli di piante come piselli, ravanelli, girasoli, basilico o broccoli. A differenza dei germogli, vengono coltivati in un sottile strato di terra o in substrato di cocco. Si raccolgono quando compaiono le prime foglie vere.

«In 20 grammi di microgreen di broccoli c’è la stessa quantità di vitamine di una porzione intera della pianta adulta», spiega la nutrizionista Laura Bianchi.


Benefici per la salute

I microgreen sono ricchi di antiossidanti, vitamine A, C, E e K e di numerosi minerali. Si aggiungono a insalate, smoothie, bruschette e perfino alla pasta. Grazie all’alta concentrazione di nutrienti, sono entrati a far parte della cosiddetta “cucina wellness” e oggi compaiono nei menù di molti ristoranti italiani.


Facili da coltivare

Uno dei principali vantaggi dei microgreen è la semplicità di coltivazione: bastano un piccolo contenitore, un po’ di terra o substrato e luce. In una settimana si può già raccogliere il primo raccolto, senza grandi spese né particolari competenze.

Per gli italiani che vivono in città come Milano, Torino o Roma, rappresentano un modo pratico per avere verdura fresca ogni giorno, anche senza un orto.


Vantaggi economici e piccolo business

Coltivare microgreen può essere non solo un hobby, ma anche un’attività redditizia. Il costo di semi e substrato per un piccolo contenitore è di circa 1–2 euro, mentre la stessa confezione di microgreen freschi si vende nei mercati e nei negozi a 5–7 euro.

In questo modo, anche su superfici ridotte, si può generare un guadagno extra. In Italia stanno già nascendo startup dedicate esclusivamente ai microgreen, che li forniscono direttamente ai ristoranti.


Un’alternativa sostenibile

I microgreen richiedono pochissima acqua e terra, non hanno bisogno di pesticidi né di fertilizzanti e hanno un ciclo di crescita molto breve. Sono quindi un esempio concreto di agricoltura sostenibile alla portata di tutti.


Conclusione

I microgreen non sono solo una moda, ma un simbolo di un nuovo approccio al cibo e all’agricoltura. Racchiudono salute, praticità e opportunità economica. Se un tempo erano considerati un prodotto per intenditori, oggi stanno diventando parte integrante della vita quotidiana degli italiani.